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Immagine del redattoreBarbara Mauro

Endo...che? Endometriosi!


Oggi voglio parlarti di Endometriosi.

Sì, perché Marzo è il mese della consapevolezza.

E tu, conosci questa malattia?


L'Endometriosi è una malattia cronica e recidivante, di difficile diagnosi.

Si stima che in Italia ci siano circa 3 milioni di Donne che soffrono di questa malattia.


Ti spiego brevemente di cosa si tratta a livello fisico, senza dilungarmi troppo.


L'endometriosi è una malattia ormono-dipendente che causa una crescita anomala di tessuto endometriale (il tessuto che ricopre la parete interna dell'utero), fino ad invadere gli organi vicini.

Può invadere ovaie, tube, vagina e a volte anche intestino e vescica, provocando infiammazioni croniche, cisti, aderenze e spesso infertilità.


Le donne che soffrono di endometriosi hanno forti dolori durante i rapporti sessuali, dolori pelvici cronici e sanguinamenti abbondanti.


Non esiste purtroppo, ad oggi, una cura risolutiva.


Ora però voglio raccontarti la malattia, osservandola sotto un profilo diverso.

Infatti l'endometriosi, così come diverse malattie croniche, si può scatenare da qualcosa che succede a livello psicologico ed emotivo.


Ad esempio, studi condotti dai centri per il controllo e la prevenzione di malattie, dimostrano che eventi traumatici vissuti nell'infanzia (come abbandono, abuso, divorzio dei genitori, ecc.) aumentano il rischio, durante la crescita, di sviluppare malattie croniche.

Inoltre questo stress legato al trauma passato, che ogni tanto riaffiora, può, in particolar modo nel caso dell'endometriosi, aumentare i sintomi della malattia.

A questo punto diventa fondamentale risolvere questi episodi passati e ridurre lo stress.


In altri casi le donne che soffrono di endometriosi sono donne che hanno la necessità di controllare tutto. Il corpo manda quindi segnali per ricordare che questo non è possibile, che le cose non sempre possono essere controllate e non tutto va come abbiamo pianificato.


In altri casi ancora, l'endometriosi è una vera e propria chiamata a lasciare andare.

Lasciare andare i rancori, la rabbia, il dolore e tutto ciò che si tende a trattenere.


Attenzione: non ti sto dicendo che sia per forza il tuo caso, ti sto solo dando spunti per riflettere, indagare dentro di te e provare a comprendere se esiste, anche nel tuo caso una componente emotiva e psicologica della malattia.


Ti chiederai: in che modo tutto questo si aggancia con il tuo lavoro?

Te lo spiego subito.

Abbiamo parlato di stress e di incapacità di lasciar andare.

L'approccio olistico (ovviamente sempre a braccetto con le cure mediche convenzionali) a questo punto, diviene davvero fondamentale.


Cosa si intende per approccio olistico?

La medicina olistica è un metodo di cura della persona a 360° in quanto lavora e indaga sugli aspetti fisici, mentali, emotivi e spirituali, cercando di portare tutto in equilibrio.

Come sempre ci tengo a ripetere più e più volte, che la medicina olistica non è da vedersi come alternativa alla medicina convenzionale, ma come alleata per un lavoro di collaborazione che mira al benessere totale.


Nello specifico caso dell'endometriosi, ritengo che ci sono diverse modalità di approccio olistico veramente utili:

sicuramente lavorare con la respirazione potrebbe essere un grande alleato per controllare lo stress, infatti imparare a respirare "di pancia" è fondamentale perché questo tipo di respiro attiva il sistema nervoso parasimpatico (quello che si attiva durante il sonno), aiutando quindi a sentirsi immediatamente in uno stato rilassato.

Un altro grande aiuto è la meditazione, i cui benefici sono comprovati da innumerevoli studi, in quanto, portando la consapevolezza al respiro, si induce la mente a concentrarsi su un unico pensiero cercando di non distoglierlo e di non spostarlo verso i pensieri negativi. Questo fa sì che si sviluppi una maggiore concentrazione, un miglioramento dello stato emotivo, un innalzamento della forza del sistema immunitario e una riduzione del dolore.

Utilissima dunque la disciplina Yoga, che contiene entrambe queste pratiche, oltre a posture fisiche (asana) che lavorano proprio sulla zona pelvica aiutando a contrastare i dolori e posizioni fisiche che migliorano la funzione del sistema linfatico favorendo la disintossicazione.


Inoltre mi sento di consigliare ad ogni donna, non solo alle donne che soffrono di endometriosi, uno studio approfondito della propria ciclicità mestruale per comprenderla al meglio, conoscere le energie delle varie fasi del ciclo, scoprirne i doni e riportarle in equilibrio.

Purtroppo la maggior parte di noi donne non conosce la propria natura ciclica, questo perché con l'avvento del patriarcato, si è cercato di trasformare la nostra energia femminile, in una energia lineare tipica del maschile. Ogni giorno dobbiamo essere uguali, ogni giorno dobbiamo rendere in egual modo, ogni giorno dobbiamo essere al massimo delle nostre capacità performanti. Questo però non fa parte della nostra natura, anzi ci allontana da essa, portando varie tipologie di disequilibrio psicologico e fisico. Dobbiamo riconnetterci al nostro Utero e alla nostra ciclicità per poter riscoprire la nostra Sacralità Femminile.

A tal scopo sto lavorando su un percorso, aperto a tutte le donne, che sarà a breve disponibile.

Inoltre i Trattamenti di riequilibrio energetico femminile possono aiutarci in questo percorso di riscoperta.


Ci sono altri numerosi metodi olistici che possono essere d'aiuto in caso di endometriosi, ma ho qui voluto parlarti di quelli sul quale sono preparata e che ho sperimentato in prima persona.


Per chiudere ci tengo a ringraziare tutte le stupende e forti donne che, senza vergogna, parlano e raccontano della loro costante lotta con questa malattia invisibile, subdola e spesso sottovalutata, perché é grazie al loro coraggio se oggi abbiamo ottenuto qualche piccolo risultato e se oggi si parla un pochino di più di questa nostra antipatica compagna di viaggio.


E quindi, endo...che?

Endometriosi!

Sì, ora lo sai, l'endometriosi esiste, e non solo a marzo.


Barbara

Moon Mother®

Insegnante di yoga

Donna in ri-scoperta della propria Sacralità



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